oggi mi sono chiesta perche non ti penso. come se fosse un dovere, come se fosse il normale scorrere delle cose.
mangio, cammino, mi lavo, mi vesto, mi guardo nello specchio, sistemo i capelli, trucco gli occhi, lavo i piatti, ammiro la vista dalla cucina, piscio, cago, faccio sesso. chiudo gli occhi, apro gli occhi, sbatto le palpebre. e in quell’istante: ti penso.
e ti penso anche nell’altro istante, e in quello che verrà e in quello che è passato, e tra quello blu e quello giallo, e qui e li, e su e giu, tra le strisce e il marciapiede, ci sei solo tu li in mezzo, tra quegli strani istanti che sanno della tua pelle.
eppure oggi non ti ho pensato, e neanche ieri (se ci ragiono). e forse neanche domani. però non ho ancora capito se è giusto non pensarti. mi chiedo: ma se smetto di pensarti tu continuerai ad esistere nel mio cuore? non ho risposta, ho solo un altro momento in cui non ci sei, in cui non abiti più la mia mente.